Che volata di Ganna! Secondo di misura alle spalle di super Groves, una caduta nel finale condiziona tutto

Aveva già vinto in questo modo al Giro di Vallonia, sorprendendo un po' tutti, e oggi ha rischiato il colpaccio in un contesto di ben più alto livello come un grande giro.

Filippo Ganna versione sprinter alla Vuelta Espana, con un secondo posto a pochi centimetri dal clamoroso successo, al termine della quinta tappa (186 km abbastanza semplici da Morella a Burriana) che vede Kaden Groves firmare il bis dopo Tarragona.

Solo l'australiano dell'Alpecin-Deceuninck, al terzo sigillo nel “suo” GT (il quarto in assoluto considerando anche la vittoria di quest'anno al Giro d'Italia), precede il verbanese della Ineos Grenadiers, partito ai 250 mt per provare a sorprendere il treno, perfetto, della squadra della maglia verde.

Un finale in parte condizionato da una caduta avvenuta su una rotonda a 3,1 km dall'arrivo, ovvero appena fuori dalla zona della neutralizzazione: ne ha fatte le spese Romain Bardet, arrivato a quasi 5 minuti e mezzo, e due ruote veloci attese come Molano, ieri secondo, e il belga Menten. Ha completato così il podio di giornata Dries Van Gestel (TotalEnergies), che ha seguito proprio la ruota di Ganna per strappare un 3° posto inatteso, davanti ad un rimontante Alberto Dainese (Team DSM), che si deve accontentare del 4° posto senza un adeguato supporto di squadra.

Quinta frazione caratterizzata dalla fuga dell'uruguaiano Fagundez (Burgos-BH), poi raggiunto a 57 km dall'arrivo, sull'unico GPM di giornata di 2^ categoria, dall'argentino Sepulveda (Lotto-Dstny) che ha rafforzato la maglia a pois, mentre nel frattempo lasciavano la Vuelta, oltre a Coquard, Guerreiro e Goossens non ripartiti dopo le cadute del giorno precedente, i due leader della Jayco-Alula.

Filippo Zana ha abbandonato causa problemi di stomaco, Eddie Dunbar per i postumi di un volo rimediato addirittura nel tratto di trasferimento prima del km 0.

In classifica, Remco Evenepoel rafforza la maglia roja, avendo sprintato (a 11 km dall'arrivo) per prendersi 6 secondi di abbuono: il belga della Soudal-Quick Step ora ha 11 secondi su Mas, 17 su Martinez e con Vingegaard a 37, quando siamo alla vigilia del secondo arrivo in salita, abbastanza impegnativo lungo le rampe dell'Observatorio Astrofisico de Javalambre.