E' finalmente ufficiale, la Vuelta partirà per la prima volta dall'Italia: 4 giorni piemontese, da Venaria Reale a Susa

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Stradavuelta espana 2025

E' finalmente ufficiale, la Vuelta partirà per la prima volta dall'Italia: 4 giorni piemontese, da Venaria Reale a Susa

L'edizione numero 80 scatterà dalla reggia che già ha aperto l'ultimo Giro d'Italia: prima tappa con attesa volatona a Novara, poi a Limone Piemonte e Ceres subito due arrivi in salita (seppur morbidi). Il 19 dicembre a Madrid la presentazione del percorso completo.

E' finalmente ufficiale, dopo mesi in cui le cose erano praticamente fatte, ma tardava ad arrivare una comunicazione in tal senso.

Per la prima volta, la Vuelta Espana comincerà dall'Italia e lo farà in occasione dell'edizione numero 80, in programma dal 23 agosto al 14 settembre 2025: è stato presentato l'accordo, così come l'altimetria delle prime tre tappe, quest'oggi nella sede della Regione Piemonte che avrà l'intera “grande partenza” alla quale, molto probabilmente, prenderà parte anche Tadej Pogacar, vicinissimo ad annunciare la sua presenza alla corrida iberica per la seconda volta in carriera, dopo il debutto con tre tappe vinte e podio finale nel 2019.

Primoz Roglic, il campione in carica, proverà a fare una cinquina storica? Di certo ora c'è la quattro giorni piemontese, visto che anche la quarta frazione scatterà da quelle terre, precisamente da Susa per viaggiare direzione Francia e poi in Spagna. Il percorso completo lo scopriremo giovedì 19 dicembre a Madrid, lo start della prima tappa, sabato 23 agosto 2025, avverrà dalla reggia di Venaria Reale, proprio come il Giro d'Italia 2024. L'arrivo posto a Novara, per una probabilissima volata al termine di 183 km con poche difficoltà.

Seconda giornata di corsa da Alba a Limone Piemonte (157 km), dove ci sarà il primo arrivo in salita: nulla di impossibile per arrivare a quota 1380 mt della località alla quale si arriverà con gli ultimi 7 km al 6,5% di media. Traguardo all'insù anche il giorno successivo, per soli 139 km da San Maurizio Canavese a Ceres, con gli ultimi 3 km in ascesa ma con pendenze tutt'altro che impossibili.

“Investire sui grandi eventi significa attrarre turisti ma, soprattutto, portare il Piemonte in mondovisione – le parole del presidente regionale Alberto Cirio, come riporta “tuttobiciweb” - Il ciclismo è perfetto perché ha milioni di appassionati nel mondo che seguono le corse in tv e possono, guardando le immagini delle tappe, ammirare paesaggi e bellezze dei territori che li attraversano.

Portare qui le gare internazionali più prestigiose al mondo significa portare nelle case dei telespettatori di tutto il mondo le nostre città, le nostre colline e le nostre montagne, straordinaria vetrina per attrarre qui turisti da ogni parte del mondo”.

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