E' una Vuelta... durissima! Presentato il percorso del 2023 con i totem Angliru e Tourmalet

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E' una Vuelta... durissima! Presentato il percorso del 2023 con i totem Angliru e Tourmalet

Il terzo GT stagionale, dopo un'edizione 2022 un po' più morbida, propone 9 arrivi in salita (quasi tutti decisamente impegnativi), la cronosquadre iniziale a Barcellona e soli 25 km individuali contro il tempo. Chances per i velocisti comunque ce ne sono, si comincia subito a salire da Andorra e tornano i veri Pirenei.

Una Vuelta Espana 2023 durissima e, almeno la prima impressione è questa, equilibrata e davvero interessante.

Se il percorso dell'ultima edizione, quella conquistata da Remco Evenepoel (che probabilmente non sarà della partita, gli unici nomi certi tra i big sono quelli degli spagnoli Mas e Ayuso, 2° e 3° nel 2022 dietro al belga), non era parso così impegnativo portando ad una settimana conclusiva un po' soft, ecco che dal 26 agosto al 17 settembre prossimi le salite non mancheranno.

Si parte da Barcellona, di nuovo con una cronometro a squadre, poco più di 14 km nel cuore del luogo simbolo della Catalogna, poi il giorno successivo c'è subito il Montjuic per un finale esplosivo, che sarà ben più duro già alla terza tappa, quando si arriverà ad Andorra con l'erta conclusiva verso Arinsal che propone 8 km abbastanza impegnativi vicini a quota 2000 mt.

Quarta, quinta e settima tappa dovrebbero dare le prime possibilità agli sprinter (in totale, potrebbero essere cinque le volate di gruppo), con il secondo traguardo in salita previsto al sesto giorno, lungo gli 11 km attorno all'8% a Javalambre.

Chiusura della prima settimana tra la Costa Blanca, con la durissima erta di Xorret de Catì a soli 3 km dalla conclusione, e l'arrivo decisamente più morbido di Caravaca de la Cruz, chance per una fuga di uomini già fuori classifica.

Dopo il primo giorno di riposo, ecco alla 10^ frazione l'unica crono individuale, 25 km completamente piatti attorno a Valladolid, poi La Laguna Negra (altro finale in salita) sarà di nuovo bagarre tra gli uomini di classifica, con l'attesa volata di Zaragoza a precedere il tappone pirenaico con Aubisque, Spandelles e i 19 km finali verso il Tourmalet (media superiore al 7.5%). Ventiquattr'ore più tardi, si farà ancora sul serio a Larra Belagua, mentre da Pamplona a Lekunberri, ci saranno tante trappole (ma nessuna salita particolarmente tosta) nel cuore della Navarra per chiudere la seconda settimana.

Ultimo riposo, il durissimo arrivo di Bejes (quasi 5 km al 10% di media) e alla 17^ tappa ecco l'Angliru, che torna alla Vuelta per decidere probabilmente la classifica, con i suoi 12.3 km al 10.3%, dopo aver scalato pure il Cordal (5.5 km vicini al 10%). Dopo il “mostro” asturiano, ancora arrivo all'insù verso il traguardo di La Cruz de Limares, tappa piatta alla 19^ verso Iscar e ultime insidie, prima della chiusura a Madrid domenica 17 settembre con la consueta passerella, il giorno precedente con le trappole della sierra madrilena.

La ventesima frazione, a volte decisiva, non propone però, al di là dei 208 km, salite con pendenze importanti anche se ci sono addirittura 10 gpm (tutti di 3^ categoria) verso Guadarrama, con l'ultima difficoltà piazzata a poco meno di 15 km dal gong.

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