Evenepoel show per il tris, Caruso lotta alle sue spalle e la Jumbo... blinda la roja di Kuss!

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Evenepoel show per il tris, Caruso lotta alle sue spalle e la Jumbo... blinda la roja di Kuss!

Vuelta Espana, 18esima tappa: sull'ultimo arrivo in salita a La Cruz de Linares, il belga è straripante con il ragusano comunque ottimo secondo. Tra i big non succede nulla, anzi lo statunitense guadagna 9" su Vingegaard che l'ha trainato sino agli ultimi 700 mt: la vittoria finale del "gregario di lusso" ora è vicinissima. Alla Coppa Sabatini la stoccata di Marc Hirschi su Sivakov e Pogacar.

Tanto tuonò che... non piovve, ma l'ultimo tappone di montagna in questa Vuelta Espana ha regalato comunque lo spettacolo dell'ennesima, super fuga di Remco Evenepoel capace di andare a prendersi il terzo successo in un paio di settimane, e con esso il 50esimo sigillo da pro (parliamo di un 23enne!) e pure l'aritmetica della maglia a pois, e il brivido di vedere Sepp Kuss ancora in maglia roja, sempre più vicino al clamoroso trionfo di Madrid.

Sì, nella doppia scalata al Puerto de la Cruz de Linares, la Jumbo-Visma ha deciso questa volta di tutelare lo statunitense, che poi ammetterà nel post tappa come ci fosse un accordo interno di “fermare le ostilità” dopo l'Angliru, dove Roglic e Vingegaard l'avevano lasciato sul posto nel finale.

Oggi è stato il danese, che lo seguiva a soli 8” di distacco nella generale, a tirare gli ultimi km della salita decisiva, per poi cedere sullo sprint finale, dando l'impressione di non spingere neppure sino in fondo, pure 9” che ora lo portano a 17 da Kuss, mentre il podio tutto giallonero è blindato da Primoz Roglic, rimasto a 1'08” dal “gregario di lusso” che vede una vittoria a dir poco inaspettata alla vigilia di questa Vuelta, nonostante l'enorme qualità di uno scalatore che ha già disputato, lavorando per i capitani ma al tempo stesso sfiorando la top ten in classifica, il Giro e il Tour in questo 2023 pazzesco.

La tappa n° 18, come detto, è stata un assolo di un Evenepoel straripante e capace di staccare, dopo aver dato il via alla fuga di 14 uomini che ha guadagnato anche un margine di 12 minuti sul gruppo, Damiano Caruso e Max Poole nel primo dei due passaggi a La Cruz de Linares (8,3 km all'8,5% di media), per poi arrivare con quasi 5 minuti di vantaggio sul ragusano, primo degli umani (tanto da definire Remco uno scooter nelle interviste post tappa...) e alla piazza d'onore davanti al danese Kron (altro podio di giornata per il corridore della Lotto-Dstny), che ha saltato nel finale Poole. Da segnalare anche il 7° posto di Egan Bernal, finalmente ad un buon risultato seppur a 7 minuti da Evenepoel, con i big che sono arrivati a 9'30”.

Ci ha provato Mikel Landa, così come Juan Ayuso nel finale per la lotta verso il 4° posto tutta tra spagnoli, arrivati praticamente assieme a Kuss e Roglic. In classifica, a tre tappe dalla conclusione e con l'ultima trappola rappresentata dalla frazione di sabato verso Guadarrama (oltre 200 km con 10 GPM, ma tutti di 3^ categoria), alle spalle dei tre dominatori di questa Vuelta, Ayuso rimane quindi 4°, a 4 minuti netti da Kuss, con 19” di margine su Landa e 30 rispetto a Mas, poi oltre i 7 minuti e mezzo dal leader c'è sempre il giovanissimo belga Cian Uijtdebroeks (a proposito, il suo connazionale Evenepoel è risalito al 13° posto), settimo davanti al compagno di team in Bora-Hansgrohe, Aleksandr Vlasov, con Almeida 9° e Buitrago 10°.

Venerdì, intanto, attesa la quinta volatona della Vuelta 2023 sul traguardo di Iscar, con Groves (in maglia verde) primo favorito su Molano, ma anche Dainese e magari Ganna che proveranno ad inserirsi.

La 71esima edizione della Coppa Sabatini, sulle strade di Peccioli, ha visto invece trionfare per il sesto anno consecutivo un corridore non italiano, nessuna sorpresa considerato anche l'alto livello della startlist per la prova che ha chiuso la due giorni toscana valida per il Memorial Alfredo Martini; il trofeo dedicato al grande ex ct azzurro è andato a Pavel Sivakov, trionfatore ieri del Giro della Toscana, ma oggi il francese della Ineos Grenadiers, in grandissima forma nel periodo, ha dovuto accontentarsi del secondo posto, piegato nello sprint a due sul traguardo in lieve ascesa da uno specialista come Marc Hirschi.

Lo svizzero ha dato il via al trionfo UAE Emirates, completato da Tadej Pogacar che si è piazzato terzo a 18” dal compagno di squadra, regolando per il podio Guillaume Martin (Cofidis) e Alexey Lutsenko (Astana). C'è stata grandissima selezione, grazie anche e soprattutto alla stessa UAE Emirates con Davide Formolo e George Bennett da gregari per i due leader, con Walter Calzoni gran 6° (davanti ad un certo Richard Carapaz), ad oltre 2 minuti da Hirschi, con il 2001 bresciano della Q36.5 che ha lottato contro grandi campioni sino all'ultimo giro.

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