L'orgoglio di un campione: Remco Evenepoel trionfa a Larra Belagua, la Jumbo controlla da par suo

L'orgoglio di un campione
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L'orgoglio di un campione: Remco Evenepoel trionfa a Larra Belagua, la Jumbo controlla da par suo

Vuelta Espana, la 14esima tappa è del campione belga, a 24 ore dalla crisi che l'ha fatto uscire di classifica. Lacrime di commozione al traguardo dopo aver staccato Bardet e con una fuga sulle spalle di oltre 150 km. I big arrivano assieme oltre gli 8 minuti di distacco.

L'orgoglio di un campione immenso, il giorno dopo la crisi più nera della carriera, con i 27 minuti pagati in cima al Tourmalet.

Remco Evenepoel conquista la sua seconda tappa in questa Vuelta Espana, dopo aver perso ieri ogni possibilità di firmare il bis in maglia roja come nel 2022, trionfando sul quinto arrivo in salita della corsa iberica, nello “stadio” di Larra Belagua.

Con la maglia di campione belga sulle spalle, come fece alla terza frazione in quel di Arinsal, e con qualche lacrima sul viso per diversi motivi: la rabbia dopo quanto successo venerdì e anche per una dedica speciale alla moglie Oumaima, di origini marocchine e che sta soffrendo molto per quanto successo nel suo paese con il devastante terremoto delle scorse ore.

Remco si è sciroppato sostanzialmente oltre 150 km di fuga, visto che sin dalla partenza a Sauveterre de Béarn, ha scatenato la bagarre per fare nascere l'azione di giornata, riuscendoci poi assieme al compagno in Soudal-Quick Step, Mattia Cattaneo, con quasi 30 uomini in avanscoperta (c'era anche Damiano Caruso) prima che nella discesa dell'Hourcère, il gpm HC scollinato a 90 km dalla conclusione, l'iridato a crono se ne andasse in coppia con Romain Bardet.

Il francese del Team DSM Firmenich ha dato il suo contributo, ma la differenza per aprire un gap sempre più grande anche nei confronti del gruppo maglia roja, nel quale solo la UAE Emirates ha provato qualcosa con Juan Ayuso sul Puerto de Larrau (ma senza riuscirci), l'ha fatta un Evenepoel straripante che sull'ultima ascesa, quando mancavano 4 km alla linea d'arrivo, ha staccato un Bardet ormai a pezzi con i crampi e comunque buon 2° a 1'12” dal belga, che si prende pure la maglia a pois di miglior scalatore.

Terzo posto di giornata per un altro giovane belga, Lennert Van Eetvelt (Lotto-Dstny), ad oltre 6 minuti e mezzo dal vincitore e davanti a Castroviejo e Storer (l'australiano della Groupama-FDJ ha cullato sogni di maglia a pois, ma deve recuperare ora un bel gruzzolo di punti a Remco), mentre il gruppo con i primi 10 della generale è arrivato compatto, visto che la Jumbo-Visma ha gestito tutto alla perfezione e la Bahrain-Victorious non ha fatto alcuna paura con un paio di forcing.

De la Cruz ha anticipato di pochi metri i big, a 8'22” da Evenepoel, per una classifica generale che rimane inalterata con Sepp Kuss più vicino al trionfo di Madrid (anche se l'Angliru sarà il vero giudice, mercoledì prossimo), grazie a 1'37” e 1'44” di margine sui compagni Roglic e Vingegaard, con Ayuso a 2'37” e Mas a 3'06”, mentre lo stesso Evenepoel è rientrato proprio sul confine della top 15.

Domenica ultima tappa della seconda settimana, da Pamplona a Lekunberri e tagliata su misura per gli attaccanti, senza salite particolarmente impegnative.

Intanto, al Tour of Britain si è accesa la bagarre nella prima tappa, alla settima della corsa Pro Series, realmente un po' impegnativa: è successo di tutto verso Gloucester, con Wout Van Aert che ha attaccato a più riprese, raggiunto infine a meno di 1 km dal traguardo prima che nello sprint di una dozzina di corridori si imponesse il norvegese Rasmus Tiller della Uno-X, capace di battere nettamente il vincitore di ieri, Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), e Stephen Williams della selezione britannica.

Van Aert, 12°, ha comunque conservato la maglia di leader, dopo aver chiuso sulla pericolosissima fuga di Turner e Donovan, con 3” rispetto agli stessi Van Poppel, Tiller e altri corridori come Sheffield che domani, nella giornata conclusiva, potranno ancora provare ad attaccare il belga della Jumbo-Visma.

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