Poels beffa Evenepoel a Guadarrama, alla Vuelta è il giorno del trionfo totale di Kuss e della Jumbo-Visma

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Poels beffa Evenepoel a Guadarrama, alla Vuelta è il giorno del trionfo totale di Kuss e della Jumbo-Visma

Mentre i calabroni scortano lo statunitense ad una vittoria che verrà celebrata domenica sera a Madrid, il belga perde al fotofinish l'ultima tappa di montagna contro l'olandese, che ha davvero corso alla grande oggi e nelle ultime frazioni. Sul podio finale saliranno Vingegaard e Roglic, poi gli spagnoli. Il Memorial Pantani è di Lutsenko, al Romandia femminile nuovo capolavoro di Demi Vollering.

La beffa di Remco Evenepoel, che puntava fortissimamente alla quarta vittoria di tappa in una Vuelta Espana per lui amara in termini di classifica generale (chiuderà comunque 12° dopo la crisi e i 27 minuti persi sul Tourmalet), dopo il trionfo del 2022, ma nella quale ha regalato spettacolo per quasi tre settimane, il colpaccio di un Wout Poels riproposto su livelli altissimi dopo aver già timbrato quest'anno al Tour, e soprattutto il successo totale della Jumbo-Visma e di Sepp Kuss.

La ventesima tappa della corrida iberica, 207 km con ben dieci GPM di 3^ categoria (solo l'ultima salita, però, ha fatto un po' male) e il traguardo posto a Guadarrama, non è stata certa la giornata più interessante di questa Vuelta in termini di lotta per la classifica generale, visto che i “calabroni” avevano già deciso nell'ultimo tappone di montagna, giovedì scorso a La Cruz de Linares, di tutelare la maglia roja per portare al sogno di una carriera la grande sorpresa dell'edizione numero 78 del terzo GT stagionale.

Kuss è la favola del gregario che vola in paradiso, al successo più importante della carriera a 29 anni e disputando il terzo grande giro nello stesso anno, dopo essere stato decisivo in supporto di Roglic al Giro e Vingegaard al Tour. Proprio lo sloveno e il danese gli hanno riconosciuto tutto questo, scortandolo per una parata da libri di storia oggi sul traguardo dell'ultima vera tappa (domenica sera ci sarà la passerella a Madrid), con Primoz che sarà 3° in GC e Jonas 2°: la Jumbo-Visma ha monopolizzato il podio, come riuscì alla KAS nella Vuelta 1966, ma soprattutto diventa il primo team della storia a conquistare tutte le corse di tre settimane nella stessa stagione, e lo fa pure con tre corridori differenti!

Certo, c'è chi ha contestato la decisione di blindare il successo di Kuss dopo che Vingegaard, vincendo due volte in solitaria sul Tourmalet e a Bejes, aveva dimostrato di avere una marcia in più in salita (con il vincitore degli ultimi due Tour e Roglic che avevano staccato Kuss anche sull'Angliru mercoledì scorso), ma la scelta dei direttori del super team olandese è stata forse quella più giusta, anche in chiave futura. E così, a Madrid tornerà sul trono della Vuelta un americano, dieci anni dopo Chris Horner che beffò, clamorosamente, Vincenzo Nibali nell'edizione 2013.

Dicevamo di Wout Poels: successo molto bello e meritato, per la qualità mostrata dal veterano della Bahrain-Victorious (che festeggia il primo hurrà in questa Vuelta come squadra) anche in favore di capitan Landa e in prima persona: pure quest'oggi, dopo essere entrato nella fuga dei 33 corridori che hanno caratterizzato la tappa (dentro tra gli italiani Tiberi, Sobrero, Vendrame e Cattaneo, quest'ultimo in favore di Evenepoel), Poels è andato davvero fortissimo facendo la selezione sull'ultima difficoltà di giornata, l'Alto San Lorenzo de El Escorial, prima di giocarsela in uno sprint a 5 che l'olandese ha anticipato ai 350 mt dalla linea, ovvero appena prima dell'ultima curva.

Il futuro vincitore di giornata ha guadagnato quei 20 metri che Evenepoel, nonostante uno sforzo enorme staccando praticamente di ruota Pelayo Sanchez, Van Eetvelt e Soler (rispettivamente dal 3° al 5° posto all'arrivo), non è riuscito a recuperare completamente, saltando Poels solo appena dopo la linea.

Il suo compagno di squadra, Antonio Tiberi (che sarà il miglior italiano in GC, 18° davanti a Damiano Caruso), ha chiuso buon 7°, mentre i big sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo. In sostanza, ci ha provato timidamente Enric Mas, ma il capitano della Movistar è rimasto 6° nella generale alle spalle dei connazionali Ayuso, 4°, e Landa 5°, mentre è cambiata una posizione in top ten, con Cian Uijtdebroeks che ha ceduto a sorpresa oltre un minuto finendo alle spalle del suo teorico capitano in Bora-Hansgrohe, Aleksandr Vlasov, per soli 7” con i due alfieri del team tedesco al 7° e 8° finale, davanti a Joao Almeida e Santiago Buitrago.

 

LE ALTRE CORSE

 

Oltre alla Super 8 Classic della quale riferiamo a parte, oggi si è corso il Memorial Marco Pantani con il tradizionale arrivo di Cesenatico, dopo il circuito di Longiano che ha fatto una selezione davvero importante, considerata anche la qualità dei partenti nella corsa romagnola organizzata dal G.S. Emilia di Adriano Amici.

Il podio è regale, con Alexey Lutsenko (Astana) che ha bruciato in uno sprint a tre Marc Hirschi (UAE Emirates) e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), ovvero il primo e secondo classificato della Coppa Sabatini di giovedì scorso.

Il terzetto aveva staccato ad una quarantina di km dall'arrivo Simon Yates, Guillaume Martin e Davide Formolo, in serie ai piedi del podio. E domani sulle strade attorno a Pescara sarà tempo di Trofeo Matteotti.

Al Giro di Slovacchia, quarta tappa e poker in serie della Soudal-Quick Step: dopo Cavagna e Bagioli, ecco il bis di Tim Merlier che ha dominato pure lo sprint di Nitra, regolando Cees Bol (Astana) e tre italiani, con Luca Colnaghi (Green Project Bardiani CSF Faizané) 3° davanti a Maestri (Eolo-Kometa) e Skerl del CT Friuli. In classifica generale, sarà trionfo del team belga con Remi Cavagna che ha oltre due minuti di vantaggio nei confronti di Stefan Kung prima dell'ultima frazione di domenica.

Seconda giornata di corsa delle tre in programma, visto che domani ci sarà la chiusura a Nyon, per il Giro di Romandia femminile, valevole per il calendario World Tour, e anche in questo caso il podio della tappa regina è da sogno. Sull'arrivo in salita di Torgon, ha vinto la dominatrice dell'intera stagione (16° successo per lei), una Demi Vollering che vince nella sua seconda patria, anticipando nello sprint a due Kasia Niewiadoma, con la compagna di squadra Marlen Reusser a 6” per l'ennesimo doppio podio SD Worx. “Deminator” è pure la nuova leader della generale togliendo la maglia a Sofia Bertizzolo, vittoriosa ieri a Yverdon les Bains, con la miglior italiana quest'oggi risultata Silvia Persico, in fuga per parecchi km prima dell'ascesa conclusiva e poi capace in ogni caso di piazzarsi sesta, a 1'06” da Vollering e appena davanti a Gaia Realini, decima.

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