Rigoberto Uran rinasce coronando un'altra fuga alla Vuelta, Evenepoel contiene Mas senza problemi

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Stradavuelta espana 2022

Rigoberto Uran rinasce coronando un'altra fuga alla Vuelta, Evenepoel contiene Mas senza problemi

La 17^ tappa, con l'arrivo in salita al Monasterio de Tentudia, vede il belga solido in maglia roja con 2 minuti sul leader della Movistar, mentre il veterano colombiano regala alla EF un successo importante. Settimo posto per un generoso De Marchi.

Aveva già vinto al Giro e al Tour, salendo più volte sul podio della classifica generale in entrambi i GT, ma non aveva ancora esultato sulle strade della Vuelta Espana.

A 35 anni, Rigoberto Uran si toglie anche questa soddisfazione, trionfando in vetta alla salita (ultimi 4 km al 7,5%, ma ha fatto poca selezione in assoluto) che portava al Monasterio de Tentudia, stadio finale di una diciassettesima frazione che ha premiato ancora una volta la fuga di giornata, ormai leit-motiv di questa edizione (ma in generale è un trend nelle corse sulle tre settimane).

Nel giorno del ritiro di Primoz Roglic, che questa mattina non è ripartito dopo la brutta caduta patita ieri, per Remco Evenepoel è una gestione abbastanza semplice, con il gruppo big che arriva a poco più di 5 minuti dai fuggitivi; il belga contiene un paio di attacchi di Enric Mas, che lo segue a 2'01” in classifica, e conclude assieme allo spagnolo a 9 secondi da Joao Almeida, che nel finale ha strappato qualcosina soprattutto rispetto ai corridori in lotta per la terza piazza del podio, da Juan Ayuso, solido con una trentina di secondi di margine, a Carlos Rodriguez e Miguel Angel Lopez, con il colombiano dell'Astana che ha ceduto un po' negli ultimi 400 mt.

Uran, che al tempo stesso è risalito dall'11° al 9° posto in GC, ha stroncato nel lungo sprint finale Quentin Pacher (Groupama-FDJ), di nuovo piazzato, e Jesus Herrada (Cofidis), con Marc Soler 4° e un buon Alessandro De Marchi, unico italiano nei 13 fuggitivi di giornata, alla fine 7°.

Giovedì la 18esima tappa di questa Vuelta, con un altro traguardo in salita all'Alto del Piornal, 13 km con pendenza di poco superiore al 5% in una terza settimana che non propone in realtà grandissime difficoltà.

Al Tour of Britain è stato tempo di quarta tappa (sulle otto totali in programma): lo spettacolo non è mancato verso Helmsley, con Thomas Pidcock che ha attaccato a più riprese, in particolare sul muro posto a 27 km dalla conclusione, per poi essere ripreso e andare nuovamente sull'ultimo strappo ai -7 km, assieme al compagno di squadra Omar Fraile, a Dylan Teuns (che già l'aveva seguito nel primo tentativo) e Gonzalo Serrano, che ha sfruttato alla perfezione la situazione per poi beffare, in uno sprint a quattro in lieve ascesa, lo stesso Pidcock 2° e Teuns 3°.

Per lo spagnolo della Movistar tappa e maglia, ma la classifica rimane cortissima. In casa Italia, buono l'8° posto per Enrico Battaglin, che ha disputato la volata del gruppo arrivato a pochi secondi dagli uomini capaci di fare la differenza.

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