Sabato la cronosquadre che aprirà la Vuelta: il percorso è duro, Tourmalet e Angliru decisivi?

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Sabato la cronosquadre che aprirà la Vuelta: il percorso è duro, Tourmalet e Angliru decisivi?

Stasera la presentazione ufficiale a Barcellona per il terzo GT stagionale, che proporrà nove arrivi in salita: andiamoli a scoprire, ricordando che contro il tempo ci saranno appena 25 km a livello individuale.

Tutti gli occhi sulla Vuelta Espana, mai come quest'anno visto il cast partenti di altissimo livello, con Jonas Vingegaard fresco vincitore del Tour de France, al fianco dei tre uomini sul podio del Giro (ma anche del 4°, Damiano Caruso), ovvero Roglic, Thomas e Almeida, per non parlare di Evenepoel (campione in carica), Ayuso, Vlasov, Mas e tanti altri.

Sabato lo start da Barcellona, che ospiterà questa sera, a partire dalle ore 20.00 a Plaza del Mar, la presentazione ufficiale delle 22 squadre al via. La capitale della Catalogna ospiterà le prime due tappe, visto che dopo la cronometro a squadre lunga 14,8 km (che la Ineos ha preparato lavorando sul circuito automobilistico di Montmelò, nella foto), completamente pianeggianti, domenica si affronterà nel finale una parte del circuito classico del Montjuic, con traguardo in lieve ascesa per una conclusione... esplosiva.

Uomini di classifica che dovranno uscire allo scoperto per forza già il terzo giorno, con l'arrivo in salita nel cuore di Andorra, ad Arinsal (8 km vicini all'8%) dopo aver scalato il Col d'Ordino. Quarta e quinta tappa da sprinter, a Tarragona e poi Burriana, con due probabili sprint, alla sesta il secondo gong all'insù, all'Observatorio Astrofisico de Javalambre, con gli 11 km finali al 7,8%.

Settima frazione ancora da velocisti verso Oliva, ben diverso il gran finale di Xorret de Catì 24 ore più tardi, con il durissimo muro di poco più di 3 km al 12-13% che terminerà a 3500 mt dalla conclusione. La prima lunga settimana si chiuderà con l'arrivo in salita di Caravaca de la Cruz, non durissimo con i suoi 8 km al 5,4%.

La cronometro di Valladolid (25 km), l'unica individuale di questa Vuelta, arriverà alla 10^ tappa dopo il giorno di riposo, seguita dall'unipuerto, dopo una giornata di quasi solo pianura, di La Laguna Negra con 8 km al 6% verso l'arrivo.

Volatona a Saragozza alla 12^, poi l'abbinata di arrivi potenzialmente decisivi per la generale: prima il Tourmalet, preceduto dallo Spandelles, poi nel terzo sabato di gara ecco l'erta di Larra Belagua (8,5 km al 6,3%), preceduta però da ascese durissime nella prima parte di tappa.

Seconda settimana sigillata dalla giornata nel cuore della Navarra di Indurain, da Pamplona a Lekunberri, con un finale da classica. Gong a Bejes per la 16^ tappa, un arrivo secco di 4700 mt all'8,7% di pendenza media, ma sarà il terribile Angliru il giudice finale, con il mostro delle Asturie alla 17^ frazione di corsa e quei 10 km sopra il 10% di media.

Alla 18^ ancora salite per terminare a La Cruz de Linares, con 8 km all'8.5% da ripetere due volte (prima ai -25 km, poi di nuovo per arrivare al traguardo), respiro alla 19^ con un atteso sprint in quel di Iscar e ultima battaglia nella sierra madrilena, il penultimo giro con ben dieci GPM di 3^ categoria in oltre 200 km, seppur tutti con pendenze decisamente morbide.

Il finale con la passerella di Madrid, domenica 17 settembre, per un totale di nove arrivi in salita, due cronometro, cinque-sei probabili volate, due tappe da scattisti (a Barcellona e Xorret de Catì) e un paio di media montagna.

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