Tutto facile per Evenepoel nell'ultimo tappone, la Vuelta torna in Belgio. E Carapaz fa tris

Tutto facile per Evenepoel nell'ultimo tappone, la Vuelta torna in Belgio. E Carapaz fa tris
Stradavuelta espana 2022

Tutto facile per Evenepoel nell'ultimo tappone, la Vuelta torna in Belgio. E Carapaz fa tris

A Navacerrada non c'è selezione tra i big, mentre la maglia a pois va a vincere ancora. Sul podio finale, domenica a Madrid, saliranno anche Mas e il giovanissimo Ayuso per una Spagna di nuovo protagonista. Nibali ci prova, ma saluta il suo ultimo GT senza successi.

Un “tappone” solo per modo di dire, viste le pendenze delle cinque salite in programma nella sierra madrilena.

Soprattutto, però, è stata la sicurezza mostrata da Remco Evenepoel a far sì che non ci fossero dubbi sul vincitore di questa 77esima Vuelta Espana, di fatto chiusa ai 1800 mt di quota del Puerto de Navacerrada, prima della passerella in programma domani a Madrid.

La ventesima frazione premia ancora il coraggio e l'astuzia di Richard Carapaz, che firma la tripletta personale di tappe nel GT iberico conquistando pure la maglia a pois blu di miglior scalatore, lui uscito deluso dalla prima settimana che gli ha impedito di giocarsi la classifica generale come invece al Giro d'Italia.

L'altro grande protagonista di questo sabato, però, è ovviamente il 22enne belga al primo trionfo in un grande giro, ed era solo il suo secondo dopo la corsa rosa 2021; che capacità di controllo e maturità per Evenepoel, che regala a Patrick Lefevere e alla Quick-Step una vittoria storica, così come per tutto il Belgio che non portava a casa una corsa di tre settimane dal Giro 1978 di De Muynck e una Vuelta dall'anno precedente con Freddy Maertens.

Il futuro, assieme a Pogacar, Vingegaard, magari un ritrovato Bernal, è tutto di questo ragazzo capace di vincere anche le grandi classiche di un giorno.

Oggi Remco ha semplicemente controllato, con quei 2'07” di vantaggio nei confronti di Enric Mas che sono bastati visto che lo scalatore della Movistar, per la terza volta costretto alla piazza d'onore alla Vuelta dopo le edizioni 2018 e 2021, non è riuscito a staccare il classe 2000 in maglia roja, considerando poi che le uniche pendenze “cattive” erano quelle della Morcuera, a 40 km dalla conclusione.

La fuga di oltre 25 uomini era già andata, con Vincenzo Nibali a provarci assieme all'altro grande campione al passo d'addio (entrambi concluderanno la carriera al Lombardia del prossimo 8 ottobre), Alejandro Valverde, ma sull'ultima salita al Puerto de Cotos i più forti sono stati Carapaz e Higuita, con il campione olimpico che ha poi stroncato il colombiano della Bora-Hansgrohe, resistendo per pochi secondi al ritorno di Thymen Arensman, secondo di tappa, e degli altri big della generale con Juan Ayuso terzo (davanti a Hindley, Mas ed Evenepoel) così come nella generale.

Favoloso l'esordio in un GT del 2002 iberico (due corridori sul podio per la Spagna, non accadeva da tempo), sul podio finale ad oltre 5 minuti da Evenepoel e davanti di 46” rispetto a Miguel Angel Lopez, quarto, e con Joao Almeida che strappa la top five (doppio UAE Emirates là davanti), così come Arensman sale di una posizione beffando per un solo secondo il sofferente Carlos Rodriguez, 7° in una top ten completata da O'Connor, Uran e Hindley.

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