Verso le corse su strada a "porte aperte" dopo l'incontro tra RCS e il ministro dello sport Spadafora

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Verso le corse su strada a "porte aperte" dopo l'incontro tra RCS e il ministro dello sport Spadafora

In mattinata a Roma un vertice importante per tracciare le linee guida delle corse italiane, in particolare per il Giro d'Italia.

Non vi sono ancora certezze sui protocolli da attuare, ma almeno il primo passo è stato fatto e già dalla Strade Bianche del prossimo 1 agosto, la corsa che riaprirà il circuito del World Tour e le grandi corse, potremmo rivedere un pubblico, verosimilmente contingentato, sulle strade del ciclismo.

L'incontro tra RCS Sport, l'ente organizzatore delle principali gare italiane, e il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, alla presenza anche del presidente della Federciclismo, Renato di Rocco, e del ct azzurro Davide Cassani, è stato positivo e porterà ad un Giro d'Italia (in programma dal 3 al 25 ottobre) a “porte aperte”, anche se restano da sciogliere alcuni nodi in merito.

L'amministratore delegato di RCS, Paolo Bellino, ha parlato ai microfoni dell'inviato di RaiSport, Stefano Rizzato: “Abbiamo avanzato una proposta che prevede le porte aperte, nel rispetto delle norme previste dal DPCM dello scorso 11 giugno – le sue parole - Non sarà certo la normalità a cui eravamo abituati, ma è un passo avanti importante”.

E il direttore del Giro, Mauro Vegni, ha confermato le indiscrezioni sul percorso che prevederà una tappa aggiuntiva in Sicilia (con partenza da Palermo e quattro frazioni complessive sull'isola) e arriverà, rispetto al percorso originale privato dello start dall'Ungheria, a Matera e Roccaraso. Prossima “tappa” dell'accordo con il Governo, il DPCM del 25 giugno dove si dovrebbero ridurre le misure restrittive che, allo stato attuale, vietano gli eventi con oltre 1000 persone.

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