Bennett batte il campione del mondo Pedersen e Peter Sagan a Parigi nel gran giorno di Pogacar

Il bis di Sam Bennett, che pareggia i conti con Caleb Ewan e Wout Van Aert in tema di volate, chiude il Tour de France con l'atteso sprint sui Campi Elisi, nel gran giorno della celebrazione del più giovane vincitore della Grande Boucle negli ultimi 100 anni, il fenomenale Tadej Pogacar che lunedì festeggerà 22 anni... con la maglia gialla sulle spalle.

La passerella conclusiva non ha regalato sorprese, con il treno Deceuninck formidabile a lanciare Bennett, che ha vinto nettamente legittimando ancora una volta la maglia verde già conquistata aritmeticamente allo sprint intermedio; al secondo posto il campione del mondo Mads Pedersen (già in piazza d'onore nell'apertura di Nizza), all'ultima recita in maglia iridata, con Peter Sagan terzo davanti a Kristoff e Viviani, che ha dovuto accontentarsi ancora di un piazzamento in un Tour che, per l'Italbici, non ha regalato successi di tappa.

E poi via alla festa, seppur in una Parigi blindata per l'emergenza Covid, con Tadej Pogacar a festeggiare sul podio per tre volte, lui vincitore anche della maglia a pois e della maglia bianca, mentre Primoz Roglic ha condito il trionfo sloveno con il secondo posto, chiaramente una delusione per la stella della Jumbo-Visma che ha ceduto la leadership nella crono di ieri, con Richie Porte finalmente sul podio a 35 anni.

L'Italia, quantomeno, ha piazzato in top ten uno splendido Damiano Caruso che, da gregario di Mikel Landa (alla fine quarto come nel 2017), ha concluso in decima posizione.