Ciccone e Nibali, segnali contrastanti dal primo arrivo duro. L'abruzzese: "Seguirò l'istinto"

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradagiro d'italia 2021

Ciccone e Nibali, segnali contrastanti dal primo arrivo duro. L'abruzzese: "Seguirò l'istinto"

Giulio all'attacco verso Sestola, è in classifica avendo chiuso con i migliori. Vincenzo ancora in fase di recupero, "ma proverò a tenere duro in queste giornate".

Si parla di una Trek-Segafredo più in caccia di tappe che vogliosa di ragionare in ottica classifica generale per questo Giro 2021, ma quanto fatto vedere ieri da Giulio Ciccone nella prima frazione impegnativa della corsa rosa può fare pensare che lo scalatore abruzzese proverà eccome a giocarsi almeno la top ten.

Arrivato sul traguardo di Sestola, dopo aver attaccato per primo su Colle Passerino, assieme a Bernal, Vlasov, Carthy e Landa, con 11 secondi di margine sugli altri big (tra cui anche Formolo, Caruso e Bettiol, davvero molto positivi), Ciccone ha parlato in maniera chiara. “L'avevo già detto dopo la tappa di Canale, ho poco da perdere e voglio seguire un po' le sensazioni.

Ho bisogno di trovare riscontri dopo oltre un mese di lontananza dalle corse. Sentivo di voler attaccare e anche in questo caso ho assecondato l'istinto”.

Alle sue spalle in classifica, mentre Bauke Mollema ha già mollato come aveva annunciato prima dell'avvio del Giro, c'è un Vincenzo Nibali che vuole rimanere in lotta, anche se ieri il siciliano ha perso 34 secondi dai primi diretti rivali. “E' stata una giornata dura, non nascondo di aver patito – le parole della maglia rosa 2013 e 2016 - C'era da difendersi e sono discretamente soddisfatto. Sarebbe potuta finire peggio per me, è stata la prima tappa dura del Giro e il distacco è stato comunque contenuto. Teniamo duro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
13
Consensi sui social