La volata di Albacete premia ancora Philipsen, ma vento e cadute tagliano fuori Taaramae e Bardet

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La volata di Albacete premia ancora Philipsen, ma vento e cadute tagliano fuori Taaramae e Bardet

La quinta tappa della Vuelta vede il belga firmare il bis: 2° Jakobsen, 3° Dainese ancora in crescita. Cambia la maglia roja, sulle spalle di Elissonde.

Un'altra volata, sul traguardo della quinta frazione conclusasi nel cuore di Albacete, e ancora il Team Alpecin-Fenix che esulta per la vittoria numero 2 (la terza in carriera sulle strade di Spagna) in questa Vuelta da parte di Jasper Philipsen.

Lo sprinter belga viene lanciato benissimo da Modolo e Krieger e non perdona, vincendo il confronto diretto negli ultimi 200 mt con Alberto Dainese (Team DSM), comunque gran terzo con Fabio Jakobsen, che perde la maglia verde per un punto a favore dello stesso Philipsen, di nuovo secondo come tre giorni prima alle spalle del diretto rivale.

Se va sottolineata una nuova top ten per Riccardo Minali (8°) e la delusione per Arnaud Demare, che si perde nel finale con il suo treno e chiude solo decimo, il finale di una tappa tranquilla sino ai 20 km finali (con il fuggitivo Oier Lazkano ultimo a mollare dei tre coraggiosi di giornata) è caratterizzato da una maxi caduta di gruppo che cambia le carte in tavola. Ai -12 km, infatti, finisce a terra la maglia rossa Rein Taaramae e, pensando agli obiettivi a lungo termine di classifica generale, Romain Bardet che arriva al traguardo con abrasioni in particolare alla schiena e pagherà oltre 12 minuti di distacco.

Per l'estone ex leader, invece, 2'20” di gap e addio sogni di gloria, con Kenny Elissonde che porta alla Trek-Segafredo la nuova leadership, visto che il francese ora guida con 5 secondi su Primoz Roglic e 10 su Lilian Calmejane.

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