Primoz Roglic lascia il Tour de France prima della 9^ tappa: "Non ha senso continuare così"

Alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca, pur onorando sino in fondo la prima tappa alpina, quella di sabato con arrivo a Le Grand Bornand, concludendo a ben 35 minuti dal vincitore Dylan Teuns.

Troppo serie le conseguenze del volo nel finale della terza frazione, quella di Pontivy, per un Primoz Roglic che questa mattina, di concerto con il Team Jumbo-Visma, ha annunciato il ritiro dal Tour de France che rappresentava il suo grande obiettivo stagionale, dopo la tremenda beffa del 2020.

Mentre il connazionale Tadej Pogacar sembra già lanciato verso il bis, Roglic si ritrova costretto a tornare a casa, dopo due giornate durissime con i quasi 4 minuti di distacco dagli altri big patiti venerdì a Le Creusot e il crollo di ieri. La Jumbo-Visma rimane con soli 6 uomini, tra cui due in top five visto che Wout Van Aert è ancora secondo e Jonas Vingegaard potrebbe rappresentare la vera carta a sorpresa di questo Tour, senza il suo faro che a questo punto dovrà virare sulle Olimpiadi di Tokyo (ma non sarà semplice recuperare dalle botte in tre settimane, mettendo assieme allenamenti di qualità) e forse sul tentativo di tris alla Vuelta.

“Non aveva senso continuare in queste condizioni”, hanno fatto sapere dal team neerlandese in merito al ritiro di Primoz, che non partirà alle 13.10 assieme ai colleghi per la nona tappa, 144 km da Cluses a Tignes con il primo arrivo in salita di questa Grande Boucle.