Roglic sembra già padrone del Tour, ma oggi ci sarà di nuovo spazio per i velocisti. Anche se...

Il Tour de France si avvia verso la possibile, terza volata in cinque giorni lasciando la zona delle Alpi che, tra la seconda tappa sulle montagne sopra Nizza e soprattutto l'arrivo di ieri a Orcières-Merlette, ha già dato le prime indicazioni sulla lotta per la maglia gialla finale.

Primoz Roglic ha voluto mettere le cose in chiaro, dominando lo sprint del primo traguardo in salita di questa Grande Boucle; vero, i migliori sono arrivati praticamente tutti assieme, ma sul leader della Jumbo-Visma c'erano alcuni dubbi riguardo alle condizioni fisiche dopo la caduta al Delfinato. Lo sloveno si è preso 10 secondi d'abbuono e lanciato un segnale chiarissimo, con la possibilità già nella sesta tappa, quella di giovedì con il secondo arrivo in quota a Mont Aigoual (ultimi 8 km solo al 4% di media, ma in precedenza si scala una salita dura come la Lunette), di togliere la maglia gialla a Julian Alaphilippe, che lo precede di 7 secondi (tra di loro c'è Adam Yates).

Oggi, intanto, la quinta frazione del Tour (partenza alle ore 13.20, arrivo attorno alle 17.30) dovrebbe sorridere ancora alle ruote veloci del gruppo, con Nizzolo, Viviani, Trentin e Bonifazio a cercare un risultato di peso; attenzione però, visto che gli ultimi km dei 183 previsti da Gap a Privas, nascondono insidie visto che dai -6 km si sale dolcemente sino a 1500 metri dall'arrivo, prima del lungo e piatto rettilineo finale. Bisognerà avere gambe buone e timing perfetto per non sbagliare uno sprint che, comunque, dovrebbe vedere davanti i soliti protagonisti, con Caleb Ewan e Sam Bennett principali favoriti di giornata.