Il Giro del Veneto parla neozelandese: Strong la risolve nello sprint in salita, 4° posto per De Pretto

Il Giro del Veneto parla neozelandese: Strong la risolve nello sprint in salita, 4° posto per De Pretto
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Il Giro del Veneto parla neozelandese: Strong la risolve nello sprint in salita, 4° posto per De Pretto

La Israel-PremierTech fa festa nell'87esima edizione della corsa ProSeries sul Monte Berico: Hirschi viene ripreso da un grande Frigo e Corbin Strong vince nettamente su Meurisse e Grégoire.

Parla neozelandese una corsa storica del calendario italiano, rinata dal 2021 grazie al lavoro di Filippo Pozzato e della sua organizzazione, ovvero l'87° Giro del Veneto (inserito nel panorama delle corse ProSeries) andato in scena oggi lungo i 165 km da Verona, con l'iconico start all'ombra dell'Arena, alle colline vicentine con l'arrivo piazzato sulle rampe del Monte Berico.

Sotto una pioggia battente nel finale, è stato Corbin Strong a rispettare i pronostici, visto che il classe 2000 in forza alla Israel-PremierTech era il co-favorito della vigilia assieme a Marc Hirschi; proprio l'elvetico ha provato a staccarlo in tutti i modi, sapendo del suo spunto su un arrivo al 4-5% come quello odierno, con Vine e Baroncini a lanciarlo all'inizio dell'ultimo giro. Alla ruota del faro della UAE Emirates, però, sono rimasti Grégoire, Zana e Battistella, con la poca collaborazione tra i 4 che ha portato al ricongiungimento a meno di 7 km dalla linea, con un lavoro enorme di Marco Frigo per Strong che non tradirà.

Il neozelandese, 2° pochi giorni fa al Gran Piemonte, ha regolato in maniera piuttosto netta Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e lo stesso Romain Grégoire, 3° per la sua Groupama-FDJ davanti a Davide De Pretto (Jayco-Alula), primo degli italiani con Mattia Bais e Rota alle sue spalle come Marc Hirschi, alla fine quinto.

Venerdì il secondo appuntamento di “Ride the Dreamland” con la Serenissima Gravel, domenica il gran finale della stagione su strada a livello internazionale con la Veneto Classic.

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Dopo aver chiuso la stagione con l'ottavo titolo iridato, il primo nel Gravel, il fuoriclasse olandese fa capire che l'idea è quella di dare priorità alla strada per la prima metà del nuovo anno, puntando poi al campionato del mondo di Crans-Montana per vincere in una quarta specialità differente. La sfida su strada in Rwanda potrebbe essere troppo dura per me.