Leggendario "cuore matto", auguri! Celebriamo gli 80 anni di Franco Bitossi

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Leggendario "cuore matto", auguri! Celebriamo gli 80 anni di Franco Bitossi

Ventuno tappe vinte al Giro, prima maglia verde al Tour nella storia del ciclismo italiano, viene ricordato da tutti per il clamoroso finale del Mondiale di Gap '72. Il campione toscano, però, ha rappresentato davvero moltissimo per il movimento.

Il suo leggendario “cuore matto”, che lo costringeva a rallentare causa una tachicardia che, nel ciclismo d'oggi, gli avrebbe impedito di gareggiare, è diventato celebre soprattutto per quell'incredibile finale dei campionati del mondo su strada a Gap, il 6 agosto 1972.

Un finale matto, appunto, il più drammatico della storia iridata e che vide Franco Bitossi cedere all'incredibile rimonta del compagno di squadra Marino Basso, che si laureò campione del mondo superando negli ultimi 10 metri il toscano, ampiamente al comando dopo aver staccato tutti, compreso Eddy Merckx, per poi piantarsi clamorosamente su quel rettilineo infinito.

Franco Bitossi, però, ha rappresentato moltissimo per il ciclismo italiano e mondiale: oggi compie 80 anni, lui nato a Carmignano (provincia di Prato) il 1° settembre 1940, professionista che dal 1961 al 1978 è stato capace di collezionare 171 vittorie su strada, tra cui 21 tappe al Giro d'Italia e 4 al Tour de France, prima maglia verde a Parigi nella storia del nostro movimento. Oltre all'argento di Gap, fu bronzo in un altro Mondiale azzurro, quello vinto da Francesco Moser a San Cristobal 1977, oltre a vincere due Giri di Lombardia, tre campionati italiani e due titoli tricolori pure nel ciclocross.

Un campione del pedale a tutto tondo che merita di essere ricordato a lungo: auguri Franco!

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